Sulle tracce delle Aquile Randagie
Agesci Lombardia
I “ragazzacci” delle Aquile Randagie non sapevano di essere forti, leali e coraggiosi, ma intuivano la bellezza dell’aquila che vola alto e sperimentavano il non aver un luogo fisso, uno spazio dove stare.
Erano coraggiosi e forti ma si sentivano normali, si sentivano ed erano scout fino al midollo e non potevano abbandonare la loro promessa. Anche a fronte delle richieste pressanti di adulti, di educatori di cui si fidavano. Ragazzi intraprendenti accompagnati da qualche sparuto adulto, come il “bad boy” Kelly, ma in fondo supportati anche da molte complicità coraggiose. Ragazzi con l’uniforme tatuata nell’anima, mentre il mondo andava in un’altra direzione. Mentre si invocava prudenza a volte, al limite della pavidità, i ragazzi sapevano che potevano conquistare il mondo, o almeno lo sognavano, e in qualche modo l’hanno fatto.
Erano coraggiosi e forti ma si sentivano normali, si sentivano ed erano scout fino al midollo e non potevano abbandonare la loro promessa. Anche a fronte delle richieste pressanti di adulti, di educatori di cui si fidavano. Ragazzi intraprendenti accompagnati da qualche sparuto adulto, come il “bad boy” Kelly, ma in fondo supportati anche da molte complicità coraggiose. Ragazzi con l’uniforme tatuata nell’anima, mentre il mondo andava in un’altra direzione. Mentre si invocava prudenza a volte, al limite della pavidità, i ragazzi sapevano che potevano conquistare il mondo, o almeno lo sognavano, e in qualche modo l’hanno fatto.
عام:
2021
اللغة:
italian
الصفحات:
74
سلسلة الكتب:
Rivista di cultura ed educazione scout
ملف:
PDF, 1.97 MB
IPFS:
,
italian, 2021